
Antica Osteria del Teatro 0
Via Verdi, 16
29121 Piacenza PC
tel.
0523 323777
[email protected]
www.anticaosteriadelteatro.it
Antica Osteria del Teatro
Piacenza è sempre stata una città con un piede in Emilia e l’altro in Lombardia. Una città in cui le tradizioni enogastronomiche di due regioni un po’ si mescolano e un po’ si scontrano, dando vita a un linguaggio culinario del tutto originale che non deve nulla a nessuno. Sin da piccolo Filippo Chiappini Dattilo si lascia affascinare dal mondo della cucina, con i profumi dei piatti della nonna che lo accompagneranno per tutta la vita. Più in là nel tempo mette in un cassetto gli studi di ingegneria e si dedica al grande amore della cucina. Qualcuno mormora che un po’ ingegnere lo sia rimasto, visto che di ogni piatto cura i colori, le forme, i sapori e i profumi che lo compongono in sequenze precise in cui i sensi possono cogliere ritmo e armonia. Forte dell’insegnamento di grandi maestri, primo tra tutti Georges Cogny, ha ancor più nobilitato il capolavoro architettonico quale è il palazzo rinascimentale dove lavora grazie a piatti armoniosi e ammalianti, diventando sosta inderogabile in città per i golosi che vi giungono.
Cosa si mangia
Maniche arrotolate, tanta passione e una profonda dedizione sono state il motore della formazione di Chiappini Dattilo. Una formazione fatta sul campo, con disciplina, tra pasta tirata a mano e piatti che diventavano opere d’arte. Tre anni nella terra di Luigi XIV a imparare dai maestri, quelli con la “M” maiuscola: Georges Blanc, dell’omonimo ristorante di Vonnas, erede del leggendario La Mère Blanc; Émile Jung del ristorante Au Crocodile di Strasburgo; e lui, l’indimenticabile Georges Cogny, padre dell’Antica Osteria del Teatro. Non manca mai il territorio: salumi dell’alta Val Nure e giardiniera; Tortelli del Farnese al burro e salvia; Pisarei e fasô, anche in versione ai frutti di mare. Né creazioni visive, tattili e gustative non locali: come il Risotto mantecato con quaglia al profumo di rosmarino e fegato grasso d’oca, le Pappardelle al cacao con ragù di lepre in salmì, la Tagliata di cervo ai mirtilli.
Cosa si beve
Un’autentica cantina del Quattrocento custodisce suppergiù 1200 etichette, raccolte durante la pluridecennale esperienza di Filippo Chiappi Dattilo. Vi appartengono annate storiche, grandi cru e prodotti di case poco conosciute che rendono nel suo complesso l’offerta unica. Possibilità di intercettare vini a bicchiere, serviti come migliore abbinamento del piatto scelto.
Fiore all'occhiello
La preziosità del palazzo dove ha sede il ristorante esalta ciascuna portata. Pare di rivivere gli sfarzi dei Farnese, nobile famiglia che resse il Ducato per secoli.
Titolare:
Filippo Chiappini Dattilo.
Chef:
Filippo Chiappini Dattilo
Maitre:
Gian Carlo Grassi
Apertura:
a pranzo e cena
Chiusura:
domenica e lunedì.
Ferie:
dal 1° al 10 gennaio; dal 1° al 25 agosto.
Coperti:
40.
Parcheggio:
nelle vicinanze parcheggio Politeama.
Struttura accessibile:
sì
Accoglienza animali:
sì
Carte di credito:
sì
Prezzo medio:
80 euro