
La Fiaschetteria 0
Via Bersano, 59 bis
29010 Besenzone PC
tel.
0523 830444
[email protected]
www.la-fiaschetteria.it
La Fiaschetteria
Il locale è stato aperto in ambiente di estremo fascino, una corte nobiliare del Seicento, dopo accorta ristrutturazione: l’ingresso apparteneva alle scuderie, la sala da pranzo alla parte abitativa. Fuori, nel borgo, ci vivono meno di mille persone, a cavallo del confine tra Parma e Piacenza, poche centinaia di metri da Villa Verdi. Contrade di un’Italia dove la tranquillità non è mai messa in gioco. Patrizia Dadomo, che si occupa della cucina, è autodidatta benché alle spalle abbia quattro generazioni di ristoratori. Il suo futuro sembrava interrompere la tradizione di famiglia, sui banchi di una scuola ad insegnare. Ma c’era da aspettarselo: alla fine ha prevalso l’attrazione fatale dei fornelli. Così insieme a Gianni Rigoni, il compagno di una vita, si è andata realizzando una cucina ricercata, di alto valore, legata ai ritmi delle stagioni. L’approccio della coppia al lavoro è di esemplare devozione alla documentazione per trarne personali e originali risultati, in cucina e in cantina.
Cosa si mangia
Il lungo peregrinare di Gianni Rigoni e Patrizia Dadomo in ristoranti di elevata caratura ha permesso di tradurre la cucina tradizionale con geniale tocco di ammodernamento. Al grande precursore della cucina padana moderna, Peppino Cantarelli, è dedicato il Savarin di riso: una piccola ciambella di riso viene avvolta da lingua salmistrata, messa in forno e parzialmente sciolta e condita con sugo di polpettine e funghi. Cura delle rifiniture che si rinvengono nelle crocchette di baccalà, saltate e servite su una lodevole vellutata di funghi porcini. Si ripete in un piatto che potrebbe considerarsi triviale: Testina di vitello, lingua di manzo bollite, saltate in padella con prezzemolo e capperi e servite con la giardiniera di casa. E diventa sontuosità negli estivi Fiori di zucca al forno ripieni di faraona, ricotta e basilico conditi con olio al basilico e nel Filetto di storione con verdure di stagione al forno.
Cosa si beve
Carta ispirata dalla ricerca, dove convivono grandi nomi della viticoltura mondiale e cantine di piccole dimensioni, quelle a cui Gianni Rigoni è forse più affezionato poiché permettono di esprimere al meglio la propria curiosità e capacità di selezione. Altrettanto qualificata è la scelta di distillati, che rappresentano un’adeguata conclusione di pranzi gagliardi e sapidi.
Fiore all'occhiello
Non c’è nulla da fare: anche questa è la patria del culatello. E l’ambata Rigoni-Dadomo ne prepara un centinaio all’anno per i loro clienti. Non andatevene senza assaggio.
Titolare:
Patrizia Dadomo e Gianni Rigoni.
Chef:
Patrizia Dadomo.
Maitre:
Gianni Rigoni.
Apertura:
a pranzo e cena
Chiusura:
lunedì sera
Ferie:
tre settimane in agosto e dal 24 dicembre al 5 gennaio
Coperti:
35
Parcheggio:
sì
Struttura accessibile:
sì
Accoglienza animali:
sì, di piccola taglia
Carte di credito:
sì
Prezzo medio:
degustazione a 55,00 euro; menu legato alla tradizione 35,00 euro