Piatto Unico
Il nome non deve spaventare: qui si mangia e in abbondanza con chef Pigi che scrive alla lavagna tutti i giorni col gessetto le sue nove proposte ben bilanciate fra carne, tradizione e voglia di veggie. Quel nome - Piatto Unico - ricorda quando in cucina, la sera tardi, finiva il Dj, col suo piatto unico per i vinili. Da sempre la musica è un ingrediente importante per questo locale, nel cuore di Reggio Emilia, dove si può pranzare, cenare e anche prendere un aperitivo. “Noi lo abbiamo ribattezzato Tappa-buchi”, ammicca Alberto, “la nostra versione di tapas spagnole”. L’osteria propone anche un “terzo tempo” di allegria in un ambiente dai dettagli curatissimi: il bancone è rivestito di materiali di reimpiego da ante, scuri e finestre, alcune grattugie come lampadari, cuoci verdure come “appliques” e una carta da parati con grossi pesci colorati rendono l’ambiente giovane e vivace. Il dehor è il regno di Sasha, un incrocio di bellezza e bontà fra un alaskan malamute e un lupo.
Cosa si mangia
In cucina si accontentano tutti: ogni giorno la carta presenta proposte di carne, pesce e vegetariane. Gli ingredienti? Del territorio - non si scappa - con una scelta di primi, paste ripiene e zuppe “evergreen”. Il tutto però è ringiovanito da presentazioni e riletture innovative come la Zuppetta di lenticchie, baccalà e quartirolo. Poi, certamente, i Cappelletti in brodo mettono tutti d’accordo perché a farli è la signora Marina, la mamma di Alberto. Qui si fa in casa anche il pane e l’Hamburger è fra i must del locale, ma è rivisitato col suo “cappello” di patate schiacciate sotto un velo di provola. Qui anche la Bruschetta si fa piatto principale con un trionfo di accostamenti inediti fra olive nere, speck e pere. Incuriosiscono e poi soddisfano, fra le scelte di pesce, i Gamberi con crema di cavolfiore, menta e scaglie di parmigiano e il Pollo al curry, prugne, uvette e riso basmati.
Cosa si beve
Con una carta contenuta, ma ragionata, di 60 etichette, si beve anche al bicchiere e vino sfuso della casa. Alberto ha conservato anche un servizio di ottavini che arrivano dal passato e sono dedicati a chi voglia solo “un cicchetto”. Scelta italiana anche per le birre, con la Pedavena a fare da capofila e poi una piccola selezione di birre artigianali emiliane.
Fiore all'occhiello
Due sabati al mese, con la regia di Marco e Guido, dopo cena “Piatto unico “ trasloca alla Terrazza Beretti per “Ork”. Dj, musica e uova sode, a ricordare Mork e Mindy.
Titolare:
Alberto Forese
Chef:
Gianluigi “Pigi” Marino
Maitre:
Apertura:
a pranzo 12.00-15.30, a cena 18.30-1.00
Chiusura:
domenica e lunedì
Ferie:
Natale e Capodanno
Coperti:
30 all’interno, 30 all’esterno
Parcheggio:
pubblico nelle vicinanze
Struttura accessibile:
sì
Accoglienza animali:
sì
Carte di credito:
tutte, tranne American Express
Prezzo medio:
20 euro